E- government ed organizzazione nella PA: un compito per martedì

Sul sito di Magellano, è stato pubblicato un report (2008) su esperienze di e-government nella PA italiana. Tra queste esperienze, quella del Tribunale di Catania. Il link al report è il seguente
http://www.magellanopa.it/kms/files/e-governement_e_organiz_nelle_amm_publ.pdf. Le pagg. di riferimento sono 92-97 (esperienza C: Tribunale di Catania). Leggere questa parte del report attentamente.

13 COMMENTI:

Emilio C. said...

Mi sembra giusto sottolineare l'importanza di due fattori fondamentali per il successo di un progetto di e-gov: il coinvolgimento di tutti gli attori interessati dal cambiamento organizzativo e la sponsorizzazione da parte dei vertici istituzionali. Catania è una delle sedi sperimentali del processo civile telematico e ha istituito un laboratorio in cui lavorano varie figure professionali. Polis web è uno dei servizi di maggior successo poiché consente agli avvocati di accedere agli archivi informatici della cancelleria senza spostamenti fisici, consultazione dei dati e del fascicolo elettronico, deposito di atti, trasmissione di comunicazione, notifiche, copie, sino all’auspicata trattazione delle udienze in teleconferenza, in analogia con quanto avviene in sede penale. Lo scopo è quello di rendere più rapide e meno costose la ritualità e la celebrazione del processo civile attraverso l’utilizzo della tecnologia informatica, nel rispetto della procedura, della sicurezza e della tutela della privacy. Gli avvocati, per primi, hanno compreso, che il processo telematico non significa un processo nuovo o diverso, bensì uno strumento in più per agevolare e migliorare gli istituti già esistenti, d'altra parte l’idea di una “dematerializzazione” è piaciuta soprattutto all’Avvocatura, tradizionalmente legata al concetto dell’oralità.

susanna errera said...

Premesso che il processo civile telematico sia un progetto che prevede tempi lunghi di realizzazione, lavoro di un gruppo di esperti ed eventuali costi per gli utenti.Tale processo porta dei vantaggi per chi da e chi riceve informazioni,snellendo il lavoro e i tempi necessari per accedere ad esse. Oltretutto è un modo per dare "aria" ad un sistema organizzativo obsoleto e per migliorare la qualità dei servizi offerti.

Rosario Faraci said...

Emilio sottolinea i due elementi: il coinvolgimento di tutti e la sponsorizzazione da parte dei vertici istituzionali. Mi sembra giusto. Chiedo, tuttavia, quali impatto, dal punto di vista organizzativo, hanno questi due fattori. A Susanna, invece, chiedo se si possono verificare resistenze al disegno di portare "aria nuova" in un'organizzazione.

susanna errera said...

Sicuramente si,i tradizionalisti sono sempre restii ai cambiamenti. Ciò non significa che essi non vadano fatti o siano sbagliati.

Giovanni Strano said...

È sorprendente che il Tribunale di Catania sia stato scelto fra i tribunali pilota per avviare un simile progetto di e-government e, ancor di più che, alla luce dei risultati ottenuti, si sia rivelato uno dei più attivi a livello nazionale, candidandosi a divenire partner privilegiato del Ministero della Giustizia per future sperimentazioni.
Indubbi sono i vantaggi del processo civile telematico: velocizzazione delle operazioni, dismissione della rilevazione manuale degli atti, disponibilità in tempo reale delle informazioni processuali e cosi via. Provando a cogliere l’impatto che l’avvio di tale progetto ha avuto sull’organizzazione, dal report emerge come sia stato necessario, coinvolgendo numerosi attori del sistema di gestione dei servizi processuali, studiare flussi di lavoro, tempi, procedure e relative discipline nonché analizzare peculiarità di alcune sezioni del tribunale catanese, dando luogo, di conseguenza, alla modifica di alcune configurazioni organizzative sedimentatesi nel tempo, primi fra tutti i registri cartacei. Non è mancata una fase di controllo e monitoraggio dei risultati realizzata attraverso interviste a magistrati e avvocati sperimentatori, per vedere se e in che misura il progetto rispondesse a reali esigenze avvertite, per raccogliere suggerimenti e definire adattamenti a soluzioni tecniche e organizzative.

sara giudice said...

E' meravigliosamente sorprendente come in Sicilia si sia potuto avviare un tale progetto e portarlo a termine in un cosi breve periodo e con ottimi risultati. Il Processo Civile Telematico di e-government avviato all'interno del tribunale di Catania mostra come sia possibile sperimentare, anche con successo, esempi di "rinnovamento" e "innovazione" all'interno della pubblica amministrazione. Nel caso specifico, mi preme sottolineare la precisione in cui sono stati portati avanti i lavori e soprattutto il coinvolgimento di più soggetti all'interno della stessa organizzazione che sicuramente ha caratterizzato il successo dii tale progetto. L'entusiasmo manifestato da più individui, seguito da un costante monitoraggio dei lavori, ha fatto si che questo progetto risultasse emblematico, nel nostro Paese, a dimostrazione che i cambiamenti non sono utopici e tutto può essere messo in discussione seppure con razionalità e coerenza.

Sara Giudice

Tiziana said...

A mio avviso, è sicuramente sottolineabile la prontezza nell'accogliere le innovazioni e nell'organizzazione della fase sperimentale sia a livello generale che a livello specifico.
Il progetto mira a snellire l'attività procurando benefici a lungo, medio e breve termine (a differenza dei vari soggetti fruitori).
Sicuramente si ottiene uno smaltimento delle procedure ed un'accorciamento della linea di passaggi per ottenere le informazioni, che adesso sono immediatamente disponibili.
Il Confronto con le altre sedi di sperimentazione, poi, permette un controllo sul livello di obiettivi raggiunti. Controllo che diventa anche di tipo estrerno con le riunioni tra avvocati sperimentatori che permettono di raccogliere opinioni e proposte per migliorare quanto già fatto.

Alessandro Saraniti said...

Superando l'ideologia pessimistica, in voga per alcuni, secondo cui tutto ciò che viene
fatto in Sicilia (in questo caso a Catania), è fatto male, qui ci viene fornito un caso (anche se
in realtà vi sono altri casi in altri settori in cui la Sicilia eccelle) in cui l'informatizzazione del
tribunale, a Catania, ha portato ad ottimi risultati.
Ciò che mi ha particolarmente colpito sonostati alcuni punti: -la logica di laboratorio in base
alla quale ha operato Catania, quindi coinvolgimento diffuso, partecipazione volontaria e
diffusione dell'innovazione in una logica circolare, fondamentali per la riuscita del progetto;
-l'attuazione del progetto grazie agli avvocati con una mentalità più portata al cambiamento;
-l'utilizzo di strumenti partecipativi e collaborativi confrontando la propria esperienza con
gli altri laboratori; infine, il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti gli attori interessati
dal progetto, cancellieri, avvocati e magistrati.

Tiziana said...

Sono daccordo con Alessandro.
Fondamentale l'approccio circolare del progetto, tutti "hanno le mani in pasta", solo così si possono davvero superare gli aspetti critici dell'azione. Le cose che non vanno sono facilmente riconoscibili e sicuramente così risulta più facile trovare le soluzioni più idonee, perchè tutti possono dire la loro.

Giusy Costanzo said...

FINALMENTE STRUMENTI INNOVATIVI NELL’AMBITO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. È stata la prima cosa a cui ho pensato al termine della lettura dell’articolo. Per avviare l’”inflazionato” processo si aziendalizzazione delle pubbliche amministrazioni è necessario, a mio avviso, l’inserimento, di elementi innovativi, come questo ad esempio, ovvero la sperimentazione del Processo Civile Telematico e l’attivazione dei servizi informativi on line oggetto dell’articolo in questione. E tanto meglio, poi, se per la sperimentazione sia stato scelto il comune di Catania. Un’innovazione di questo tipo, inevitabilmente determina vere e proprie “rivoluzioni” in sistemi che per troppo tempo sono rimasti ermetici al cambiamento, a partire dal coinvolgimento degli attori del progetto con l’individuazione degli interlocutori più adatti alla realizzazione delle attività pratiche. Vantaggi del progetto? Molti, tra i quali la dismissione della maggior parte dei registri tenuti su supporto cartaceo -ed era ora, nell’epoca attuale nella ITC-; la riduzione delle attività di front office e l’eliminazione dei diversi passaggi nella preparazione e trattazione dei documenti e delle attività procedurali e processuali- si tende così a snellire le attività-. Inoltre, dall’articolo emerge anche una specie di “entusiasmo” manifestato dai protagonisti della sperimentazione durante gli incontri, che sono stati utili per un confronto tra le esperienze maturate nelle diverse sedi, per la raccolta di suggerimenti e per la definizione delle tecniche future di organizzazione e di adattamento. Tutto questa rivoluzione sarà a vantaggio cittadini che finalmente potranno osservare realmente il rispetto di quei principi di efficienza e efficacia ed economicità di cui tanto si parla. Credo che questo sia solo un pezzo di un enorme puzzle da ricostruire e da cui bisogna sicuramente partire per trasformare ciò che fino ad ora è stato sperimentato in logiche ordinarie di funzionamento.

Giusy Costanzo said...

FINALMENTE STRUMENTI INNOVATIVI NELL’AMBITO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. È stata la prima cosa a cui ho pensato al termine della lettura dell’articolo. Per avviare l’”inflazionato” processo si aziendalizzazione delle pubbliche amministrazioni è necessario, a mio avviso, l’inserimento, di elementi innovativi, come questo ad esempio, ovvero la sperimentazione del Processo Civile Telematico e l’attivazione dei servizi informativi on line oggetto dell’articolo in questione. E tanto meglio, poi, se per la sperimentazione sia stato scelto il comune di Catania. Un’innovazione di questo tipo, inevitabilmente determina vere e proprie “rivoluzioni” in sistemi che per troppo tempo sono rimasti ermetici al cambiamento, a partire dal coinvolgimento degli attori del progetto con l’individuazione degli interlocutori più adatti alla realizzazione delle attività pratiche. Vantaggi del progetto? Molti, tra i quali la dismissione della maggior parte dei registri tenuti su supporto cartaceo -ed era ora, nell’epoca attuale nella ITC-; la riduzione delle attività di front office e l’eliminazione dei diversi passaggi nella preparazione e trattazione dei documenti e delle attività procedurali e processuali- si tende così a snellire le attività-. Inoltre, dall’articolo emerge anche una specie di “entusiasmo” manifestato dai protagonisti della sperimentazione durante gli incontri, che sono stati utili per un confronto tra le esperienze maturate nelle diverse sedi, per la raccolta di suggerimenti e per la definizione delle tecniche future di organizzazione e di adattamento. Tutto questa rivoluzione sarà a vantaggio cittadini che finalmente potranno osservare realmente il rispetto di quei principi di efficienza e efficacia ed economicità di cui tanto si parla. Credo che questo sia solo un pezzo di un enorme puzzle da ricostruire e da cui bisogna sicuramente partire per trasformare ciò che fino ad ora è stato sperimentato in logiche ordinarie di funzionamento.

Claudia Caraci said...

Il successo ottenuto dal tribunale di Catania, nonostante sorprenda, è imputabile al fatto di aver operato in una logica di laboratorio che ha visto il coinvolgimento diffuso di numerosi soggetti, in primo luogo gli avvocati che dal processo civile telematico traggono gli immediati vantaggi e che hanno dimostrato, in questa occasione, di essere aperti al cambiamento, ritenendolo utile e vantaggioso. Prioritarie, inoltre, sono state la partecipazione volontaria e la diffusione dell’innovazione in una logica circolare (top-down/bottom-up), nonché il coordinamento delle attività e la verifica dei risultati raggiunti. Il continuo confronto, poi, fra i diversi attori che hanno preso parte alla sperimentazione, per esempio attraverso incontri con gli altri laboratori d’Italia, ha evidenziato i vantaggi della condivisione di progetti comuni e della continua cooperazione, sviluppando la capacità di collaborazione, di analisi e di proporre interventi dei partecipanti al progetto, valorizzandone così idee e contributi.

Giusi P. said...

Esprimo stupore e soddisfazione per il fatto che il Tribunale di Catania sia stato scelto per la sperimentazione di un progetto di e-government, affiancato dal progetto di diffusione di Polisweb, dimostrandosi come uno dei più attivi a livello nazionale.
Questa è stata un’ ottima opportunità di crescita ed un’ occasione per valutare la bontà delle prassi adottate; una occasione di confronto e di interscambio con le altre sedi sperimentali.
La sede di Catania ha operato in una logica di laboratorio, in cui le dinamiche del coinvolgimento diffuso, la partecipazione volontaria e la diffusione dell’innovazione sono state prioritarie. L’esperienza di confronto continuo fra i diversi attori del sistema della giustizia civile a livello locale ha messo in luce le potenzialità del cambiamento generate dalla condivisione di progetti comuni e dalla continua cooperazione, sia tra gli attori interni al Tribunale, sia tra questi ed i suoi principali stakeholders. I buoni risultati ottenuti vanno anche visti tenendo conto del fatto che i cambiamenti nel settore pubblico sono sempre difficili soprattutto a causa dell’elevato grado di burocratizzazione.