L'intervento in aula dei dottori Di Bella e Bonaccorsi del Cannizzaro

Sabato 10 gennaio si è tenuta la seconda parte del ciclo di incontri organizzati dal corso di Organizzazione Aziendale degli Enti Pubblici in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania. Dopo la visita resa dagli studenti alle strutture del Cannizzaro lo scorso 12 dicembre, e l'incontro con gli organi di vertice dell'azienda ospedaliera (il direttore generale, il direttore sanitario e il direttore amministrativo), i dirigenti amministrativi dott. Giuseppe Di Bella (Provveditorato ed Economato) e Giampiero Bonaccorsi (Affari Economico-finanziari) si sono intrattenuti in aula XV con gli studenti, illustrando più dettagliatamente le modalità e le tecniche di programmazione e controllo della spesa sanitaria, a livello sia istituzionale che di singola azienda ospedaliera. Il dott. Di Bella ha illustrato le attività tipiche del provveditorato, dalla definizione del capitolato di spesa alle tipologie di gare e contratti, dalla disciplina comunitaria agli strumenti di controllo della stazione appaltante, discutendo inoltre dei nuovi scenari che si prospettano con il ricorso all'outsourcing. Il dott. Bonaccorsi, invece, si è soffermato sugli strumenti di programmazione e controllo utilizzati al Cannizzaro, sulla loro funzione segnaletica dell'andamento economico e finanziario dell'azienda, nonchè sulle modalità di raccordo dei diversi atti di indirizzo e strumenti di pianificazione di cui dispone il Cannizzaro (dall'atto aziendale, al piano strategico, al piano triennale). All'incontro hanno preso parte il Vice Preside della Facoltà Prof.ssa Michela Cavallaro, il Prof. Giacomo Pignataro (docente di Economia Sanitaria) e i dottori Rosaria Spina ed Emanuele Rapisarda.

11 COMMENTI:

Unknown said...

Buongiorno a tutti.Ieri abbiamo concluso l'incontro, con gli amministratori del'azienda ospedaliera Cannizzaro,iniziato a dicembre.Ho trovato quest'iniziativa istruttiva perchè ci ha permesso di avere 1 visione più ampia di come sia difficile e complesso gestire 1 azienda pubblica.Ci sono delle decisioni difficili da prendere quando, come in questo caso ci sono da effettuare dei tagli alle spese.C'è 1 cosa che non mi è chiara,anche ieri si è parlato della PET, servizio che ci fa onore, ma molto costosa. Quello che non capisco è la scelta di istallarne 1 altra a Caltagirone, non era meglio se quei soldi venivano usati per aiutare l'istallazione del macchinario al cannizzaro?
è stato detto anche che la struttura che riceve 1 macchinario deve poi garantirne l'uso e dunque assumere personale qualificato; ma allora perchè ci sono strutture che hanno i macchinari e nn li usano per mancanza di personale? questo nn è 1 spreco di risorse pubbliche, che invece sarebbero tanto utili?nn sò se il mio pensiero può risultare banale,cmq credo che incontri di questo tipo dovrebbero essere organizzati più frequentemente.Grazie

Marina Vaccarella said...

L'incontro tenutosi ieri 10 Gennaio 2009 con i dottori Di Bella e Bonaccorsi, oltre alla visita presso le strutture del Cannizzaro, è stata di rilevante importanza per noi studenti del corso di laurea specialistica in EGAP. Prima di esprimere qualsiasi commento sugli argomenti trattati, colgo l’occasione per ringraziare il Professor Faraci, che ci ha dato l'opportunità di compiere tali incontri, i quali, se devo essere sincera, sono molto rari.
Mi sono chiesta come mai non sono state poste domande da parte degli studenti e quindi anche da parte mia. A mio parere gli argomenti sono stati trattati in maniera facilmente comprensibile soprattutto dal Dottore Di Bella, il quale ha illustrato chiaramente come vengono prese le decisioni di spesa da parte di una struttura così complessa e come vengono conclusi i contratti di fornitura. Il Dottore di Bella ha spiegato che la legge impone alla regione Sicilia l’uso di procedure aperte allo scopo di evitare infiltrazioni di origine mafiosa, ha chiarito che, allo scopo di favorire la riduzione dei prezzi e quindi controllare la spesa, le aziende ospedaliere possono creare dei consorzi per l’acquisto delle forniture necessarie. Con riferimento a quest’ultimo argomento, una domanda che mi sono posta è: tali consorzi sono indicati solo per questo motivo o hanno anche altre importanti utilità? Infine il dottore Di Bella ha parlato della presenza, sempre più diffusa all’interno delle aziende ospedaliere di due importanti figure e cioè l’ingegnere bio-medico e l’ingegnere clinico, indispensabili consulenti tecnici nelle decisioni di spesa del procuratore e che possono essere identificati come la tecnostruttura di cui si serve l’azienda per prendere decisioni di questo tipo.
Il Dottor Bonaccorsi, nel secondo intervento, ha fornito indicazioni sull’organigramma dell’azienda e sull’atto aziendale chiarendo che ogni azienda ospedaliera così come ogni azienda privata ha una mission differente rispetto alle altre. Vorrei in particolare soffermarmi su questo. Durante l’incontro il Dottor Bonaccorsi ha chiarito che un ospedale come il Cannizzaro decide di acquistare un determinato macchinario se tale acquisto si ricollega in qualche modo alla mission. Se ho capito bene la mission dell’azienda ospedaliera Cannizzaro consiste prima di tutto nello svolgere attività di primo intervento. Allora perché inserire un macchinario come la PET (anche se per volontà politica) al Cannizzaro? Non sarebbe stato più efficiente introdurla in un’azienda ospedaliera specializzata nella cura di malattie oncologiche? Non so se la mia domanda sia pertinente, è stato questo uno dei motivi che ieri mi ha spinto a non farla.

Giusy Costanzo said...

Questi 2 cicli di seminari sono stati diversi tra loro. Il primo, presso l’ospedale Cannizzaro, è stato interessante, in particolare, per l’intervento del direttore generale che attraverso la sua esperienza, ci ha mostrato senza mezzi termini, la difficile situazione della sanità in Sicilia e più da vicino quella che riguarda l’ospedale Cannizzaro. Il secondo, invece è stato molto più affine al nostro corso di studi. Entrando nel dettaglio, l’intervento del Dott. Di Bella è stato molto esaustivo dal un punto di vista giuridico, ha parlato di questioni molto vicine al diritto amministrativo, oggetto di studio della nostra laurea specialistica: di capitolato, di licitazione privata … e del fatto che a causa delle infiltrazioni mafiose, in Sicilia non si usa più questo tipo di gara. Ha discusso, inoltre delle problematiche legate all’outsourcing, e al fatto che non può dirsi a priori quali attività è meglio esternalizzare e quali è meglio condurre in economia.
Con il Dott. Bonaccorsi, si sono affrontati problemi più concreti ed anche critici, nell’ambito della contabilità sanitaria e sull’organizzazione aziendale dell’ospedale. L’azienda Cannizzaro ha una struttura piramidale con unico vertice, il direttore generale, responsabile di tutte le attività che si svolgono nella struttura. Si utilizzano tre sistemi di contabilità, il sistema economico, quello dei centri di costo e quello del budget. Fin qui, tutto bene.. giungiamo ora alle note dolenti, che mi hanno suscitato delle riflessioni. A causa dei tagli alla spesa sanitaria, ogni 10medici che vanno in pensione o che sono in mobilità, ne viene assunto uno solo.. mi chiedo come sia possibile una cosa del genere. Se prima erano necessari quei medici per fornire assistenza, ora come è possibile che ne basti uno solo? Non sarebbe meglio usare altri rimedi per tagliare la spesa.. magari una riduzione sui compensi dei medici e la riduzione degli sprechi.. altra nota dolente.. centro PET, un centro all’avanguardia, straordinario, acquistato con un contributo in conto capitale. E alla gestione chi ci ha pensato?? Infatti, come ci ha mostrato il dott. Bonaccorsi, le perdite provocate negli esercizi, derivano dalla gestione e dalla manutenzione dell’impianto. In un’attività di pianificazione e di programmazione pluriennale, prima dell’acquisto dell’impianto, si sarebbe dovuto necessariamente considerare questo punto. E inoltre, l’analisi costi-benefici, tanto decantata da libri e manuali?? Neanche l’ombra.

Alessandro Saraniti said...

E’ stato davvero interessante l’incontro tenutosi ieri, in particolare grazie all’ottima esposizione del dott. Di Bella e del dott. Bonaccorsi, i quali hanno affrontato, come previsto in relazione al ruolo professionale ricoperto all’interno della struttura ospedaliera di riferimento, i temi relativi ai settori economico, finanziario, gestionale ed organizzativo, più pertinenti ai nostri studi. Alcuni punti mi hanno particolarmente colpito, quali:
- l’incapacità, da parte dell’assessorato regionale, di prendere decisioni adeguate e forti, in tema di riordino del settore sanitario e riduzione degli sprechi (ad esempio, la riorganizzazione delle strutture sanitarie di Caltagirone o Giarre, così come denunciato dagli stessi dirigenti del Cannizzaro in occasione dei due incontri);
- la mancanza di organizzazione e spesso di comunicazione tra l’assessorato, a cui spetta tra gli altri il compito di finanziare (e compensare) le strutture sanitarie regionali, ed i dirigenti di tali strutture, a cui, invece, spetta tra gli altri il compito di gestire tali strutture, soprattutto, in un’ottica di equilibrio finanziario e di raggiungimento degli obiettivi (ad esempio, il caso PET);
- le difficoltà di gestione dell’azienda Cannizzaro per il rispetto della mission dall’azienda stessa;
- le problematiche relative alla fornitura dei prodotti ospedalieri, anche a causa della non applicabilità, nella nostra regione, del sistema di licitazione privata, e l’organizzazione e gestione dei consorzi.
Sono stati due incontri davvero proficui sotto diversi punti di vista, i quali non dovrebbero rimanere casi isolati e quindi l’eccezione, ma essere la regola soprattutto in un corso di laurea specialistica.

Tiziana said...

Anzitutto grazie ragazzi! Non potendo, per problemi familiari, partecipare all’incontro di sabato, i vostri interventi sul blog mi hanno permesso di capire che mi sono persa una bella esperienza!!!
Mi sembra di capire che nonostante il settore PA si stia evolvendo e si stia avviando sempre più verso obiettivi di efficienza ed efficacia, ancora molto resta da fare. Sicuramente un passo importante è stato fatto anche con una legge che cerchi di annullare o almeno ridurre le infiltrazioni mafiose, punto debole della nostra terra, ma poco viene fatto per conciliare l’aspetto istituzionale del settore con l’aspetto puramente aziendalistico. I due aspetti entrano spesso in conflitto, fenomeno enfatizzato anche durante il primo incontro con la dirigenza del Cannizzaro, creando forti inefficienze. Mi sembra di capire che la tanto declamata autonomia delle aziende ospedaliere come di qualsiasi altro ramo della PA non sia poi così tanto operativa, anzi sia addirittura frenata dalle istituzioni che sembrano quasi ostacolare i processi efficaci ed efficienti da loro stesse promosse.

Giovanni Strano said...

Due incontri, quello avuto con i dirigenti dell'azienda ospedaliera Cannizzaro e quello con il Dott. Di Bella (Provveditorato ed Economato) e con il Dott. Bonaccorsi (Affari Economici e Finanziari), diversi nella tipologia di argomenti trattati ma con un punto in comune. Il primo incontro si è caratterizzato dall'intervento, quasi prevalentemente, del Direttore Generale, figura che ha suscitato in me un certo fascino sia per il modo di esprimere con molta franchezza le anomalie e le stranezze del sistema sia per l'impressione che ho avuto di persona dalla grande correttezza professionale, trattando tutta una serie di argomenti che, seppur in larga parte estranei ai temi di Organizzazione Aziendale - sono stati, infatti, oggetto di studio in Economia Sanitaria – dimostrano come nel funzionamento e nell'organizzazione di un'azienda sanitaria intervengano tutta una serie di variabili esterne. L'incontro è seguito con l'intervento, breve, del direttore sanitario ed amministrativo e con la visita al centro Pet, di cui sinceramente non conoscevo l'esistenza.
Il secondo incontro, nella sua prima parte, ha visto l'intervento del Dottor Di Bella il quale con estrema chiarezza ha spiegato, per quanto possibile, il suo lavoro, illustrandoci le procedure giuridico-amministrative che devono essere seguite per gli acquisti di beni e servizi, facendoci capire, pertanto, come ci sia, sotto questo aspetto dell'organizzazione, forte formalizzazione e poca discrezionalità, e come ci sia bisogno di figure di supporto quale l'ingegnere biomedico che con la sua conoscenza specialistica è da ausilio in questa fase. Nella seconda parte è intervenuto il Dott. Bonaccorsi che si è soffermato brevemente sugli strumenti di programmazione e controllo ossia il piano strategico, il piano aziendale, il controllo esterno della Corte dei Conti, quando questa rileva comportamenti difformi rispetto ad una sana gestione finanziaria. Il responsabile degli affari economici ha poi proseguito con una vena polemica nei confronti della politica in quanto ci ha spiegato come manchi coordinamento tra livello politico e livello manageriale e come capita di frequente che scelte volute dalla politica non siano opportunamente ponderate in tutti i loro aspetti presenti e futuri. In questo secondo intervento, tuttavia, confidavo in una più ampia parentesi sulle problematiche di organizzazione in senso stretto. É probabile che la brevità nella trattazione dei temi in questione sia stata dovuta alla nostra “timida partecipazione”, ed io personalmente faccio mea culpa, ma è pur vero che in quest'ultimo incontro, e in questo sta il punto in comune con il primo, con facilità si è finito col discutere delle problematiche di politica sanitaria, di come dovrebbe essere, di come invece purtroppo si fa e delle ingerenze politiche. Nonostante ciò, entrambi gli incontri, il primo e il secondo, rispettivamente, mi hanno affascinato e lasciato con una riflessione che un po' mi scoraggia e mi spaventa: inventare o scoprire di avere una competenza, proporla, per affermarsi professionalmente!

Unknown said...

Buongiorno ragazzi, la verità è che nonostante gli sforzi fatti da chi "armato" di buone intenzioni, le scelte politiche prevalgono ancore su quelle di buona Amministrazione....solo quando ogniuno imparerà a stare al proprio posto rivestendo il ruolo che gli compete, le cose andranno meglio...Buono studio.

Rosario Pennisi said...

Leggevo proprio in questi giorni sulla riforma della sanità (slittata a febbraio) , che dovrebbe ridurre il numero di Ausl e ospedali. Al di là delle questioni prettamente politiche, credo che per noi studenti di organizzazione aziendale questo si un tema di rilevante interesse. Leggevo della possibile intesa che prevederebbe l'accorpamento fra aziende, ad esempio la fusione fra le strutture di Enna, fra il Policlinico di Catania e il Cannizzaro, fra gli ospedali di Gela e Caltagirone. Sarebbe proprio interessante assistere alle varie fasi che porterebbero alla riprogettazione organizzativa e alle dinamiche che provocherebbero tali scelte. Il riordino del sistema sanitario inoltre, ci fa ritornare in mente quanto studiato sul manuale a più voci (problematiche connesse a più esigenze delle voci chiamate in causa – creazione di un tavolo costruttivo e di confronto..ecc..).
Mi auguro che venga posta maggiore attenzione sull'importanza dei
- servizi in rete: al fine di garantire, attraverso il sistema telematico, il coordinamento e collegamento delle funzioni sanitarie ai cittadini
- sistemi dei controlli: in modo da verificare l'adeguatezza dell'azione svolta dai manager rispetto ai programmi del piano sanitario e la valutazione dell'appropriatezza delle prestazioni, dei tassi di occupazione dei posti letto, del decoro ambientale e delle condizioni igienico-sanitarie delle strutture.
Ho riflettuto non poco sull'importanza dell'organizzazione al fine di evitare sprechi di risorse e l'utilizzo della cosa pubblica per interessi personali.
Non posso che ringraziare il Prof. Faraci per gli input che ci ha lanciato durante il corso e per tematiche trattate in aula

carmelo said...

Buongiorno. Colgo l’occasione, anche se con un leggero ritardo, di esprimere un mio pensiero a riguardo. Dall’esperienza di giorno 10 sono riuscito,grazie alla chiarezza del dottore Di Bella e del dottore Bonaccorsi, a capire che la struttura del Cannizzaro è piramidale, dove a capo c è il direttore generale, che è un organo monocratico con potere decisionale su tutti. Subito dopo il direttore amministrativo e il direttore sanitario a loro, tramite il principio di competenza ,vengono delegate le stesse e, dalle decisioni prese dipende l’operatività e l’efficienza dell’azienda. Sconoscevo l ‘esistenza di un organo come il collegio sindacale che non partecipa alla gestione dell’azienda ma è un’ organo di controllo. L’azienda decide, sulla base della “mission” stabilita, i propri obiettivi e cerca di raggiungerli .
Un aspetto che mi ha particolarmente incuriosito è stata la superficialità, a mio parere, con la quale l’assessorato al bilancio risorse pubbliche eroga determinate somme in conto capitale alle aziende ospedaliere. In particolare queste somme,definite come flussi unilaterali privi di contropartita, implicano l‘acquisto o la cessione di una o più attività Il problema consiste nel fatto che l’assessorato non prevede una programmazione di spesa e quindi ,finanziando le aziende ospedaliere non considera le perdite, a cui vanno incontro le stesse aziende, generate dal mantenimento delle attività e dal personale impiegato nella stessa. Secondo me dovrebbero valutare tecnicamente, applicando un criterio costi-benefici, i progetti prima di finanziarli. Non tutte le aziende riescono a colmare determinate perdite e di certo un sistema regolato in questo modo non aiuta le stesse nel raggiungimento degli obiettivi prioritari e fondamentali previsti nel piano di rientro della regione.
A presto Carmelo Anzalone

Claudia Caraci said...

Condivido ampiamente il pensiero espresso dai colleghi che incontri e seminari di questo tipo dovrebbero essere non occasionali, ma parte integrante dei corsi di studio, soprattutto quando, come in questo caso, le informazioni provengono da chi in prima persona opera all'interno dell'Amministrazione Pubblica. Dai due incontri è emerso come sia complessa la gestione di un'organizzazione come un'Azienda Ospedaliera, soprattutto se si tiene conto del fatto che i principali fruitori del servizio, offerto da un ospedale, sono gli individui.Interessante l’intervento del dott.Di Bella che ha chiaramente illustrato la definizione del capitolato di spesa, sottolineando l’importanza di “comprare risparmiando” e del ruolo di specialisti come l’ingegnere bio-medico e l’ingegnere clinico che supportano il medico sull’opportunità o meno di acquistare un’attrezzatura tecnologica e, in particolare, l’attrezzatura giusta che serve realmente, vista la fondamentale importanza della diagnostica.
Se ogni acquisto deve essere ponderato e se è prevista un’attività di pianificazione e controllo pluriennale come si giustificano le difficoltà di gestione di un impianto sofisticato e complesso come la Pet?
Ho molto apprezzato l’augurio del dott.Bonaccorsi e il suo suggerimento di “costruire delle porte”, al fine di creare delle opportunità di sviluppo professionale anche dove sembra impossibile.

Giusi P. said...

L’incontro tenutosi in Facoltà con i due dirigenti amministrativi, dott. Di Bella e dott. Bonaccorsi, è stato molto interessante ed i particolare mi è piaciuto il modo in cui i due dirigenti si sono posti nei nostri confronti, come hanno affrontato tematiche delicate in modo semplice e chiaro, illustrandoci le modalità e le tecniche di programmazione e controllo della spesa sanitaria a livello sia istituzionale sia di singola azienda ospedaliera, le attività di fornitura e servizi ed i relativi atti amministrativi quali ad esempio gare e contratti, i nuovi scenari che si prospettano con il ricorso all’outsourcing, e l’andamento economico e finanziario dell’azienda.
Inoltre hanno esposto alcuni problemi tipici del settore pubblico quali ad esempio, l’assenza di coordinamento tra politica e strutture sanitarie regionali, gli sprechi, i tagli alla spesa sanitaria, i problemi di gestione e manutenzione degli impianti (come il caso del centro PET) riscontrati nella struttura ospedaliera Cannizzaro.
Ritengo che la visita didattica all’Ospedale Cannizzaro ed il successivo incontro tenutosi in Facoltà, accompagnati dalla giusta preparazione teorica, siano stati utili, anzi necessari, per avvicinarci sempre più agli aspetti pratici del settore pubblico.